Il Partito Sardo d’Azione espulso dagli autonomisti europei dell’European Free Alliance

Pubblicato il 5 Ottobre 2020 alle 18:36 Autore: Riccardo Izzo
Il Partito Sardo d’Azione espulso dagli autonomisti europei dell’European Free Alliance

Il Partito Sardo d’Azione (Psd’Az) – storica formazione autonomista sarda – è stato espulso dall’European Free Alliance (EFA), partito paneuropeo che raggruppa la grande maggioranza delle organizzazioni indipendentiste ed autonomiste del continente. La nota che sancisce l’espulsione non ne spiega le ragioni, ma è facile immaginare che queste siano da ricercare nell’alleanza che il partito porta avanti da oltre due anni con la Lega di Matteo Salvini.

La storia

Il matrimonio tra Psd’Az e Lega risale al 2018, quando la formazione sardista candida ed elegge il suo segretario Christian Solinas al Senato nelle file del partito di Salvini. L’alleanza viene confermata l’anno seguente quando la coalizione di centrodestra sceglie lo stesso Solinas come candidato presidente della Regione Sardegna, ruolo che viene conquistato col 47% dei voti. In quella tornata Lega e Psd’Az diventano rispettivamente primo e secondo partito della coalizione vincente, mentre Salvini si impegna personalmente nella campagna elettorale e presenzia al trentaquattresimo Congresso del Partito Sardo D’azione.

In quello stesso anno, però, nascono le tensioni con l’European Free Alliance, il partito autonomista paneuropeo che il Psd’Az stesso aveva contribuito a fondare quasi quarant’anni prima. La formazione di Solinas viene sospesa proprio per via dell’alleanza con la destra di Salvini, un apparentamento considerato contrario ai principi di rispetto dei diritti umani e antirazzismo propri dell’EFA. Il gruppo, nato all’inizio degli anni Ottanta, raggruppa oltre cinquanta formazioni indipendentiste ed autonomiste ed aderisce nel Parlamento Europeo ai Greens.

L’ultimo atto della vicenda avviene in questi giorni. Dopo l’ennesima vittoria congiunta di Psd’Az e centrodestra a trazione leghista – l’elezione di Carlo Doria alle suppletive di poche settimane fa – l’European Free Alliance ha ufficialmente radiato la formazione sardista. Non risultano dichiarazioni da parte di Christian Solinas.

I protagonisti

Il Partito Sardo d’Azione è una delle formazioni più antiche della politica italiana. Nato nel 1921 da un gruppo di reduci della Prima Guerra Mondiale – il più celebre tra loro lo scrittore Emilio Lussu – ha oscillato per tutta la sua esistenza tra sinistra (PCI e PSI prima, DS e PD poi) e destra (DC prima, PDL poi), finendo col scegliere definitivamente quest’ultima nel 2009, quando corse alle elezioni regionali in sostegno del governatore forzista Cappellacci. I ripetuti cambi di linea politica hanno determinato numerose scissioni, ultima in ordine temporale quella della minoranza di sinistra che, in opposizione all’alleanza con il polo conservatore, ha fondato dieci anni fa il gruppo politico Rossomori. Nonostante sia comunemente definito partito “autonomista” (e non “indipendentista” come altri del mondo politico isolano) il Psd’Az si presenta all’articolo 1 del suo statuto come “la libera associazione di coloro che si propongono, attraverso l’azione politica, di affermare la sovranità del popolo sardo sul proprio territorio, e di condurre la Nazione Sarda all’indipendenza“.

L’European Free Alliance è il partito paneuropeo che accoglie la larga parte dei movimenti indipendentisti e autonomisti del continente. Nato nel 1981, esprime otto eurodeputati e siede nel gruppo dei Greens (rinominato, appunto, Greens/EFA). Ne sono membri, tra gli altri, il partito catalano Esquerra Repubblicana e quello scozzese Scottish National Party, entrambi al governo nelle rispettive regioni.