La Lituania torna al voto

Pubblicato il 10 Ottobre 2020 alle 17:19 Autore: Riccardo Izzo

Urne aperte Domenica 11 Ottobre nel paese baltico per il rinnovo dei 141 membri del Seimas, il Parlamento monocamerale locale. Se i sondaggi della fase pre-COVID davano come probabile un drastico ridimensionamento del principale partito di maggioranza, gli agrari conservatori di LVŽS, al giorno d’oggi le prospettive sono notevolmente cambiate.

Il sistema elettorale

La tornata, come da norma, è divisa in due momenti: il round di domani, infatti, sarà deputato all’elezione dei primi 71 deputati, scelti con metodo maggioritario a doppio turno (c.d. “majority“)  in collegi uninominali: vince il candidato che ottiene il 50%+1 delle preferenze. Qualora nessuno raggiungesse detta soglia, si ricorrerà ad un ballottaggio tra i due più votati Domenica 25 Ottobre.

Questo stesso giorno saranno eletti anche i rimanenti 70 deputati, stavolta con sistema proporzionale in collegio unico nazionale con soglia di sbarramento al 5% per singole liste, 7% per le coalizioni.

A differenza delle parti nostrane, nel 2019 un referendum per la riduzione del numero dei parlamentari da 141 a 121 fallì nel suo intento, conseguendo la maggioranza dei consensi ma non raggiungendo il quorum del 50% degli aventi diritto al voto necessario per validare la consultazione (in Italia non è previsto un quorum per il referendum costituzionale, ndr).

A proposal to reduce the size of the Seimas from 141 to 121 seats failed following a referendum held in May 2019.

 

Il contesto

Coinvolto anch’esso dalla pandemia da Sars-COV-2, il paese versa in una grave recessione economica e sociale, con il tasso di disoccupazione giunto al 14%. Per far fronte a una decrescita annua del PIL pari al -7,1% e al calo dell’inflazione, il governo guidato da Saulius Skvernelis ha recentemente varato un pacchetto di sostegno alle imprese dal valore di 2 miliardi euro.

Dal Recovery Fund la Lituania otterrà 2,4 miliardi a fondo perduto e circa 3 miliardi di prestiti.

Le acque locali si sono agitate nelle scorse settimane anche a causa delle elezioni presidenziali nella vicina Bielorussia e le conseguenti proteste di massa dell’opposizione che hanno dato vita a un fronte internazionale contrario al riconoscimento dell’esito elettorale.

Il Parlamento lituano ha riconosciuto la leader dell’opposizione Svetlana Tsikhanouskaya quale legittima Presidente bielorusso. Mossa non gradita a Minsk che, dopo l’ulteriore condanna da parte del Parlamento Europeo, ha deciso di chiudere i confini con la Lituania e la Polonia.

Il governo uscente, composto da LVŽS (conservatori agrari), LSDDP (socialdemocratici stile scandinavo) e LLRA-KŠS (minoranza polacca), rischia di uscire monco da questa tornata, con 2 partiti su 3 incerti di superare la soglia di sbarramento.

I partiti in gara / seggi al momento controllati nel Seimas

  • LVŽS (agrari, conservatori – 54)
  • TS – LKD (cristiano-democratici, liberal-conservatori – 31)
  • LSDP (socialisti democratici – 17)
  • LRLS (liberali – 14)
  • LT (nazionalisti – 8)
  • LLRA-KŠS (minoranza polacca, cristiano-conservatori – 8)
  • DP (populisti social-liberali – 2)
  • CP-T (nazionalisti- 1)
  • LŽP (ambientalisti- 0)
  • LLP (euroscettici, nazionalisti di sinistra russofili – 0)
  • DK (centristi anti-corruzione – 0)
  • KSSL (partito dei pensionati- 0)
  • LV (tutela degli emigrati- 0)
  • LSDDP (socialdemocratici ispirati al modello scandinavo- 0)
  • LP (social-liberali – 0)
  • KS (cristiano-democratici – 0)
  • NS (nazionalisti, conservatori – 0)

Cosa dicono gli ultimi sondaggi?