La Toscana è diventata una Swing-Region?

Pubblicato il 16 Settembre 2020 alle 17:46 Autore: Riccardo Izzo

Forse è l’elezione regionale più attesa: vuoi per il poco margine prospettato tra i due principali candidati dalle ultime rilevazioni, vuoi per l’inedita prospettiva di un cambio colore in quella che è una delle Regioni più rosse d’Italia.

Stiamo parlando della Toscana, anch’essa al voto Domenica 20 e Lunedì 21 Settembre per il rinnovo del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale.

Si delinea un testa a testa tra il candidato del centrosinistra, Eugenio Giani, e quella del centrodestra Susanna Ceccardi.

Forse qui più che altrove il COVID e la conseguente affluenza saranno l’ago della bilancia: si stima, infatti, che l’elettorato dem in regione sia costituito per il 44% da over 55, una fascia più esposta alle conseguenze negative del coronavirus, pari a circa 200.000 voti.

I candidati e le liste

  • Eugenio Giani: Partito Democratico, Sinistra Civica Ecologista (Articolo Uno), Orgoglio Toscana (PSI, civici), Svolta! (Italia in Comune, Volt, Toscana nel cuore), Europa Verde, Italia Viva/+Europa
  • Susanna Ceccardi: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia/UDC, Toscana civica per il cambiamento
  • Irene Galletti: Movimento 5 Stelle
  • Tommaso Fattori: Toscana a Sinistra (Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo)
  • Salvatore Catello: Partito Comunista
  • Tiziana Vigni: Movimento 3V
  • Marco Barzanti: Partito Comunista Italiano

La legge elettorale

La normativa in vigore prevede l’elezione diretta a Presidente per il candidato che riesce a ottenere più del 40% dei consensi e l’elezione dei consiglieri regionali con metodo proporzionale.

Se nessun candidato supera detta soglia, si ricorrerà a un ballottaggio tra i due più votati entro i 14 giorni successivi.

Sono previsti due tipi di premi di maggioranza: se il candidato Presidente vincitore ottiene al primo turno almeno il 45% dei voti, vengono assegnati alla sua lista/coalizione da 24 a 26 seggi dei 40 a disposizione (uno è riservato al Presidente eletto). Se invece ottiene tra il 40% e il 45%, avrà 23 seggi. Anche in caso di ballottaggio la maggioranza vincente potrà contare su 23 seggi.

La soglia di sbarramento è fissata al 5% per le liste in solitaria oppure al 3% se parte di una coalizione, che dovrà contestualmente superare il 10%.

Le circoscrizioni elettorali corrispondono alle province di Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, alle quali vanno aggiunte 4 circoscrizioni per la città metropolitana di Firenze.

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