Regno Unito, Labour Party al voto per la leadership

Pubblicato il 25 Febbraio 2020 alle 16:46 Autore: Leonardo Menichini

Dopo la débacle alle elezioni generali del 2019 e la volontà di Jeremy Corbyn di lasciare la leadership, il Labour Party torna al voto per scegliere la nuova guida del partito e del Governo Ombra. La votazione per gli aventi diritto sarà aperta dal 24 febbraio al 2 Aprile.

PROCEDURE DI NOMINA E DI VOTAZIONE

I candidati che vogliono concorrere alla leadership, in prima istanza, devono essere nominati da almeno il 10% dei parlamentari ed europarlamentari laburisti. Poi in una seconda fase, devono essere nominati da almeno il 5% dei partiti laburisti locali, uno per ogni circoscrizione o dal 5% delle organizzazioni affiliate come i sindacati. Nella prima fase i candidati erano 5 ma hanno raggiunto il secondo turno solo tre, che si sfideranno nella votazione finale. I tre candidati sono Keir Starmer, Rebecca Long-Bailey e Lisa Nandy.

La votazione finale sarà un puro “one member, one vote” basato su un voto alternativo, che dà la possibilità all’elettore di classificare i candidati in base alle preferenze personali. Gli aventi diritto sono i membri del partito, i sostenitori registrati e gli affiliati a organizzazioni legate al partito.

I CANDIDATI

KEIR STARMER

Attuale segretario di Stato del Governo Ombra per la Brexit, Starmer è fermamente contrario a politiche d’austerità, in linea con la posizione di Corbyn. Inoltre, vorrebbe continuare il lavoro del partito sull’abolizione dei contributi universitari ed è a favore di una nazionalizzazione delle ferrovie, della Royal Mail e delle aziende idriche ed energetiche. Infine, propone la reintroduzione della libera circolazione di persone con l’Unione Europea dopo il compimento della Brexit. Sulla questione scozzese, si è espresso a favore di un secondo referendum  anche se non crede che l’indipendenza sia una buona soluzione, auspicando una riforma federale dove il potere non si concentri solo a Westminster.

REBECCA LONG-BAILEY

Attuale membro del Parlamento e Segretaria di Stato del Governo Ombra per le Imprese, Energia e Strategie industriale, Long-Bailey ha promesso di continuare a sviluppare il ” Green New Deal”, delineato dal manifesto del partito nel 2019. Anche lei come Keir Starmer, è in favore di una nazionalizzazione di quei settori strategici. Long-Bailey, inoltre, supporta l’abolizione della Camera dei Lord, proponendo al suo posto un senato eletto su rappresentanza proporzionale. Sulla Scozia, si è espressa a favore di un referendum anche se farà campagna contro l’indipendenza.

Long-Bailey ha ottenuto l’endorsement dell’organizzazione Momentum affiliata ai Labour e vicina alla figura di Jeremy Corbyn.

LISA NANDY

Attuale membro del Parlamento, Lisa Nandy ha fortemente criticato i precedenti governi laburisti di Tony Blair e Gordon Brown, definendoli come molto simili a quelli conservatori, rimarcando il fatto che solo con Corbyn si è cambiata rotta. La deputata è a favore di un più moderno e più rafforzato Welfare State per il ventunesimo secolo, prevedendo l’abolizione dell’Universal Credit. Nandy ha difeso la libera circolazione con l’UE ma ha anche sottolineato il fatto che criticarne i difetti non deve essere bollato come retorica razzista anti-immigrazione. Per quanto riguarda la Scozia, si è fermamente opposta ad un secondo referendum in quanto secondo il principio “once in a generation” gli scozzesi si sono già espressi nel 2014 e invita a imitare l’esempio della Catalogna per sconfiggere il nazionalismo crescente.

 

L'autore: Leonardo Menichini