Tra Annalena Baerbock e Armin Laschet c’è il prossimo cancelliere

Pubblicato il 25 Aprile 2021 alle 12:45 Autore: Ferdinando Alfieri

La settimana appena trascorsa è stato un momento chiave per la successione ad Angela Merkel in vista delle elezioni nazionali in Germania del prossimo 26 settembre. La CDU (Cristiano-Democratici) e i Verdi hanno ufficialmente annunciato i propri candidati per la Cancelleria. Si tratta, rispettivamente, di Armin Laschet e Annalena Baerbock.

Stando agli ultimi sondaggi, sono proprio CDU e Verdi che hanno le possibilità più concrete di esprimere il prossimo cancelliere della Repubblica federale tedesca. Per questo, Laschet e Baerbock possono essere considerati i due nomi più caldi per la storica successione ad Angela Merkel.

Qui CDU: Laschet vince la guerra di nervi con Söder

Fin dalla sua elezione a presidente della CDU lo scorso gennaio, su Armin Laschet (in foto) è volteggiata sinistra l’ombra del presidente del Land Baviera e del partito gemello CSU. Quella andata in scena tra il presidente renano Laschet e il bavarese Söder è stata sicuramente una guerra di nervi, che ha messo a dura prova l’Unione.

A far prevalere Laschet sono state considerazioni di varia natura. In primo luogo, la CDU ha ritenuto troppo sconveniente cedere la candidatura alla CSU: già (quasi) orfana di Angela Merkel, rinunciare alla candidatura avrebbe portato a un ridimensionamento politico troppo pesante per la CDU. Pesa, inoltre, una considerazione storico-sociale non secondaria. Nonostante Söder abbia tuttora alti indici di gradimento in tutto il Paese, un candidato bavarese avrebbe potuto suscitare più di qualche perplessità nell’elettorato tedesco. Resiste quella sorta di diffidenza storica e sociale verso la Baviera che è ancora comune in Germania, benché meno esplicita ed evidente del passato. Laschet, in questo senso, è stato considerato un politico maggiormente in grado di intercettare gli umori di tutto lo spettro politico tedesco.

La sfida di Laschet e il programma politico

Per una sfida appena vinta, se ne aprono di fronte a Laschet almeno altre due. Da un lato, il presidente renano non dovrà solo rimettere insieme i cocci dell’Unione con la CSU, ma dovrà anche accontentare l’irrequieta anima conservatrice della CDU. Quest’ultima, infatti, ha un notevole peso elettorale, economico e politico, e non può essere trascurata senza conseguenze. Dall’altro lato, Laschet dovrà ora riuscire a guadagnarsi il consenso dell’elettorato, recuperando terreno rispetto ai suoi concorrenti.

In questo senso, già nella prima uscita ufficiale dopo la sua candidatura il presidente del Nord-Reno Vestfalia ha messo in chiaro i punti chiave del suo programma politico, delimitando il campo di gioco su cui si consumerà la sfida con i Verdi. Meno intervento statale, meno burocrazia, più mercato e più attenzione ai posti di lavoro, al netto delle inevitabili misure per la lotta ai cambiamenti climatici. Un programma che sembra strizzare l’occhio ai conservatori e lanciare un guanto di sfida ai Verdi.

Qui Verdi: Annalena Baerbock, il volto realista dei Verdi

Se la nomina del candidato cancelliere della CDU è arrivata tra tensioni laceranti e grosse indecisioni, la nomina di Annalena Baerbock (in foto) come candidata dei Verdi è stata l’esatto opposto. Il partito aveva annunciato da tempo che la scelta sarebbe ricaduta su uno dei due presidenti – Baerbock appunto e Robert Habeck – e che sarebbero stati loro due a decidere il nome.

In questo modo, il partito ha dato prova non solo di grande unità e serietà, ma soprattutto di una sopraggiunta maturità. Molti sottolineano proprio l’evoluzione dei Verdi: non più il partito ribelle e fuori dalle righe di Joschka Fischer, ma una vera e propria potenziale forza di governo.

Annalena Baerbock è la sintesi di questo processo di maturazione dei Verdi. Attivista, ma concreta e pragmatica. Attenta agli aspetti di politica interna, ma con solide radici in campo europeo e internazionale. Nonostante la totale assenza di esperienza in ruoli di vertice, un aspetto che è stato e verrà molto criticato nei prossimi mesi, a Baerbock viene riconosciuta una capacità comunicativa, una serietà e una compostezza che la rendono particolarmente apprezzata non solo tra i Verdi, ma anche e soprattutto tra gli elettori più giovani.

Quante possibilità ha di diventare Cancelliera?

Quelle di settembre saranno le elezioni nazionali più incerte che la Germania abbia mai visto nel XXI secolo. Per questo, fare ogni genere di previsioni risulta molto complicato. Ad oggi, tuttavia, si può ipotizzare uno scenario solo apparentemente contraddittorio.

Da un lato, i Verdi hanno enormi chance di entrare a far parte del prossimo governo. Ad oggi, risulta praticamente impossibile la formazione di un governo che prescinda da loro. Dall’altro lato, tuttavia, non è detto che Baerbock riesca a diventare Cancelliera. In un governo nero-verde con la CDU, quest’ultima non rinuncerebbe alla leadership del governo e alla cancelleria. In un governo verde-rosso-rosso (con SPD e Linke) o verde-rosso-giallo (con SPD e FDP) ci sarebbe un problema identitario per i socialdemocratici di SPD, che cedendo la cancelleria ai Verdi certificherebbero il fatto di essere diventati, dopo oltre mezzo secolo, la forza di centro-sinistra secondaria del Paese.

Insomma: le elezioni nazionali in Germania sono lontane solo cinque mesi, ma le pagine da scrivere sono ancora molte.

L'autore: Ferdinando Alfieri