Trump rimane il preferito tra gli elettori repubblicani

Pubblicato il 8 Marzo 2021 alle 19:55 Autore: Alessandro De Vita

Nella notte tra tra il 28 febbraio e il primo marzo è andata in scena la CPAC, la convention dei conservatori americani a Orlando, dove ha parlato, per la prima volta dopo aver lasciato al Casa Bianca, Donald Trump. In questo incontro e nelle scorse settimane è emerso un elemento molto chiaro, l’era Trump pare non essersi ancora conclusa.

La percentuale di repubblicani che desiderano vedere l’ex Presidente giocare ancora un ruolo da protagonista nel futuro del partito è aumentata notevolmente rispetto all’inizio di gennaio.

Un sondaggio condotto da Politico / Morning Consult ha rilevato che l’81% dei repubblicani ha un’opinione positiva dell’ex presidente, rispetto al 77% all’inizio di gennaio.
Il 59% degli elettori repubblicani vuole che Trump continui a svolgere un ruolo importante all’interno del partito in futuro. Questa cifra rappresenta un aumento di 18 punti dal 7 gennaio.

La maggioranza dei repubblicani  – il 53% – ha anche affermato che voterebbe per il tycoon se le primarie presidenziali del 2024 si tenessero oggi. Al secondo posto il suo vice Mike Pence, che ha il sostegno del 12% degli elettori del suo partito.

L’indagine si è svolta nei giorni successivi all’assoluzione di Trump al suo processo al Senato. Nonostante il momento in cui è stato condotto il sondaggio e la decisione da parte di 7 Senatori repubblicani di votare a favore dell’impeachment, il sostegno di Trump cresce considerevolmente.

Numeri diversi per quanto riguarda l’opinione degli elettori nei confronti del Partito Repubblicano. Per il 63% del campione, il partito non sta andando nella giusta direzione.

I maggiori esponenti del partito Repubblicano sono perfettamente a conoscenza del sostegno che Trump continua a mantenere nonostante la sconfitta elettorale. Mitt Romney ha dichiarato che Donald Trump probabilmente vincerebbe la nomination presidenziale del GOP, se decidesse di candidarsi di nuovo nel 2024. Il senatore dello Utah, l’unico repubblicano che ha votato per condannare Trump in entrambi i suoi processi di impeachment, è convinto che l’ormai ex Presidente “continuerà a svolgere un ruolo importante nel Partito Repubblicano”.

Anche l’attuale leader di minoranza repubblicano, il Senatore Mitch McConnell, il quale poche settimane prima aveva definito Trump come uno dei responsabili della rivolta al Campidoglio, ha dichiarato ai microfoni di Fox News che l’ex Presidente è il leader de facto del partito e che lo sosterrà “assolutamente” alle primarie 2024.

Secondo un altro sondaggio, condotto da USA Today / Suffolk la scorsa settimana, una pluralità degli elettori repubblicani, il 46%, ha affermato che abbandonerebbe il GOP e si unirebbe a un partito guidato da Trump se ne creasse uno. Tuttavia, le affermazioni del tycoon allontanano questa opzione. L’ex presidente ha dichiarato che è “necessario rimanere uniti, abbiamo il Gop e non fonderò un nuovo partito”

Durante la kermesse lo stesso Trump ha preso in considerazione l’opzione di ricandidarsi. The Donald ha ribadito la sua convinzione che le elezioni 2020 siano state truccate, annunciando la possibilità di una terza candidatura: “Potrei decidere di correre di nuovo per la presidenza nel 2024“. il 55% dei partecipanti alla convention ha dichiarato che voterebbe nuovamente per Trump se si dovesse presentare alle primarie presidenziali.

L’ex presidente ha inoltre affermato che il suo movimento “Make American Great Again” è “appena iniziato“.

L'autore: Alessandro De Vita