Zingaretti (PD): “Il Governo deve fare altrimenti si indebolisce”

Pubblicato il 6 Febbraio 2020 alle 11:45 Autore: Riccardo Izzo

“Non è vero che di per sè il governo non regge. Ma ora o si passa dalle parole ai fatti o il governo irrimediabilmente si indebolisce”.

Così il Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, intervistato da Massimo Giannini e Oscar Giannino a Circo Massimo su Radio Capital, invita la maggioranza ad un’accelerazione.

A cominciare, dice il leader dem, dai provvedimenti di Matteo Salvini sulla sicurezza.

“Sono i  decreti dell’odio, non hanno prodotto nulla in termini di sicurezza. Auspico che in fretta il governo volti pagina su questo”, dice Zingaretti.

Sulla solidità della maggioranza il Governatore del Lazio afferma che il Governo “che di fronte a enormi difficoltà ha abbassato le tasse, ha tagliato il superticket, ha puntato sulla green economy, e rispetto alla cultura politica di Salvini ha salvato il paese. Ora dalle parole su cui siamo stati tutti d’accordo, cioè che si torni all’etica della responsabilità, passiamo ai fatti o il governo si indebolisce”.

Zingaretti risponde anche a Roberta Lombardi, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle e consigliera regionale del Lazio, che gli ha inviato una lettera aperta pubblicata su Repubblica chiedendo di seguire i pentastellati su prescrizione e revoca delle concessioni.

“Siamo per una soluzione, chiediamo a Conte di trovarla. Se non si trova si va avanti con la nostra proposta o anche con il rinvio di un anno se si vuole salvare questo governo”. E sulle concessioni dice: “Non si può decidere sulla base di un fideismo politico a prescindere dalla verifica. In uno stato di diritto i provvedimenti si prendono sulla base della verifica. Se sono stati rispettati i patti o no. Non capisco perchè è tutto così difficile in italia”.

Zingaretti commenta infine le indiscrezioni che vogliono Sergio Mattarella contrario a nuove maggioranze in questa legislatura.

“Mi sembrerebbe impossibile pensare a nuove maggioranze, faccio appello agli alleati perché in tempi brevi si diano segnali al Paese. La sconfitta di Salvini in Emilia è quella di un modello di rapportarsi al Paese, di sostituire la ragione, il lavoro, con la cultura dell’odio. È stata incredibilmente sottovalutata. Una maggioranza che si rispetti dovrebbe rispondere con un colpo di reni, ora. E’ l’unica missione che vedo nelle prossime ore”.